“…Preferisco stare a guardare…” spesso rispondevo da piccola ai bambini che mi invitavano a giocare assieme a loro. Osservavo le dinamiche dei rapporti, ciò che mi piaceva e non mi piaceva, i gesti, i dettagli; osservavo per capire.
E da allora ancora osservo, direi ancor di più da quando mi diverto a girare in compagnia di un obiettivo. Non sono una fotografa (sebbene lo aneli!!), amo semplicemente guardare la realtà attraverso una lente che mi fa stare concentrata e presente a me stessa, cogliere svariate sfumature e mettere precisamente a fuoco ciò che cattura la mia attenzione. Osservando sento odori, suoni e tutto ciò che ruota attorno ad un momento.
La vita mi si presenta agli occhi in maniera inaspettatamente profonda e sorprendente. Non è lei a scorrermi davanti ma sono io a scegliere di guardarla.
Sì, direi che la capacità di osservare è un talento, ed è il talento di cui oggi mi voglio fregiare. Perché alcuni fuoriescono e si impongono con prepotenza e continuità, altri, come questo, lavorano in sordina e, quando occorre, fanno capolino e mi ispirano per un certo tragitto. In questo momento è lui a dominare, il talento dell’osservazione attiva: osservare il presente – me stessa, ciò che mi sta attorno, chi mi sta attorno – in modo totale e consapevole per traghettarmi verso nuove possibilità e procedere nel futuro.