INTERNO CASA, VENERDI’ SERA.
SERENA DIALOGA CON LAVINIA SUL TALENTO.
S : Lavinia, ho bisogno del tuo aiuto. Vorrei che mi aiutassi a scrivere un articolo per Talenti Inauditi. Rispondi con le cose che ti vengono subito in mente.
L: Ok mamma, va bene.
S: Cosa pensi che sia il talento per te?
L: Il talento è una cosa che hai da quando nasci… Tipo, a me da quando sono nata è venuto il talento di cantare e disegnare.
S: Quindi che cos’è esattamente il talento?
L: E’ una caratteristica che una persona ha da sempre.
S: E secondo te tutti quanti hanno il talento?
L: Sì tutti quanti, alcuni a leggere, altri a scrivere, tutti quanti a fare una cosa diversa.
S: Ma tutti quanti? Adulti e bambini? O i piccoli di più o i grandi di più?
Sorride, ci pensa un attimo e poi risponde.
L: Per me tutti quanti.
S: E la mamma? Secondo te, qual è il talento della mamma?
L: Il talento della mamma è la mente.
Aggrotto le sopracciglia, sorrido e le chiedo.
S: Perché la mente Lavinia? Spiegati meglio.
L: Perché tu hai un blog di cucina e pensi sempre a tutte le ricette, e poi sei anche una brava cuoca..
E’ bizzarro e sorprendente vedere come i bambini abbiano delle risposte semplicissime ma al tempo stesso illuminanti anche alle domande più complicate e astratte. Dal dialogo con mia figlia ho imparato che il talento è quello che faccio bene, il motivo per cui ricevo complimenti, di cui sono orgogliosa. E’ un’abilità personale… Ma, sostiene Lavinia, nessuno è bravo in tutto, ognuno è bravo ma in un numero limitato di cose. E allora, oltre alla cucina, qual è il mio talento?
Da quando sono rientrata in Italia, 9 anni fa, ho come la sensazione di dover sempre capire quale sia e dove sia finito il mio talento, quello stesso talento che mi ha accompagnato alla scoperta del mondo e infinite volte si è messo al mio servizio per aiutarmi a superare le complesse situazioni che la vita professionale e personale mi hanno posto dinanzi.
Ce la farò a ritrovarlo? Non lo so, per il momento lo cerco ancora, sperando di venirne presto a capo. Ma una domanda mi frulla in testa da qualche giorno….
E se poi il vero talento non fosse niente altro che essere se stessi?