Pian piano scopro diversi colori: l’azzurro, il celeste, il rosa, il rosso, l’arancio, il giallo e il viola, che si fondono insieme in un quadro variopinto.
Osservo, con i miei occhi, ma anche attraverso quelli degli altri.
Sono più o meno nitidi. Mi diverto a vederne le sfumature.
Conoscevo già questi colori, ma non li avevo guardati bene prima d’ora. Non avevo colto tutta la loro potenzialità, bellezza e vivacità. Qualcuno lo avevo persino dimenticato, a qualcuno invece non avevo dato la giusta importanza (e chissà che all’orizzonte non ne veda uno a me ancora sconosciuto!).
Ma la cosa sorprendente è che forse questi colori non li avevo mai visti vicini: l’azzurro con il rosa, il celeste con il viola, il giallo con l’arancio e il rosso, e poi tutti insieme in un’unica originale composizione.
Libera Chiara D’Acunto, nata a Salerno 29 anni fa, vivo a Siena gli anni dell’università, anni di studio matto e disperatissimo, ma anche gli anni in cui conosco Giuseppe, mio compagno di vita.
Appassionata sin da bambina del mondo arabo e musulmano, nel 2010, ispirata anche dal film “Donne senza uomini”, intraprendo un cammino di approfondimento dell’interazione tra diritti umani e Islam, con particolare riguardo ai diritti delle donne musulmane nell’area MENA. Questo mi porta, nel 2013, a vivere a Londra, città di cui mi innamoro e dove ho l’onore di lavorare con luminari nel campo presso il Centre of Islamic and Middle Eastern Law della SOAS della University of London. Rientrata in Italia, nel marzo 2014 raggiungo il traguardo della Laurea Magistrale in Scienze Internazionali.
Nell’autunno dello stesso anno lascio Siena e per amore mi trasferisco a Milano, dove nel 2015 conseguo il Master in Middle Eastern Studies presso l’ASERI dell’Università Cattolica, scegliendo per il mio progetto di ricerca di catapultarmi dall’altra parte del mondo, in Malesia, dove lavoro come volontaria con Musawah (Global Movement for Equality and Justice in the Muslim Family) e Sisters in Islam.
A Milano studio l’arabo, faccio parte dell’Associazione Progetto Aisha, che mira a contrastare la violenza e la discriminazione contro le donne (con un focus particolare sulle donne musulmane), mi dedico a progetti sui temi di mio maggiore interesse e frequento un corso di Europrogettazione.
L’avventura di Talenti Inauditi arriva in un periodo in cui quotidianamente mi interrogo sulla mia identità professionale e sono fiduciosa che potrà guidarmi, attraverso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di me stessa e del mondo, verso un’idea più chiara. Mi affascina molto il concetto di serendipità e quindi la possibilità di trovare durante questo percorso anche quello che non cerco, scoprendo di me e del mondo cose che ancora non so.
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