Riemergo dal sonno lentamente e con un certo stupore mi accorgo di pensare. Ovvio. Come disse qualcuno molto tempo fa? “Cogito ………………?” La cosa strana è che non sono i soliti pensieri (“Cosa devo fare?”, “A che ora è questo?”, “E quello?”), ma sono pensieri in libertà. E mi accorgo che forse qualcosa sta cambiando.
Allora mi chiedo: Perché per tanto tempo questo non è successo? Possibile che la rincorsa quotidiana a quella che poi è diventata routine abbia tenuto così bassa la fiamma sotto la mia pentola, tanto da stupirmi di una bolla che viene a galla?
Ricordi di quello che è stato si alternano a nuove idee e a nuove valutazioni su quello che potrebbe essere il mio futuro. Ma adesso cosa faccio? Posso ancora ignorare questo borbottio? Il coperchio si è sollevato e vedo tante bolle che scappano fuori. Qualcuna la riconosco, aveva fatto capolino in passato. Ma io l’avevo lasciata andare, come un messaggio in bottiglia e senza che nessuno venisse mai a salvarmi.
Altre mi sorprendono per la loro freschezza e la varietà.
La fiamma si è riaccesa e stavolta devo stare attento a trovare la bolla giusta, lasciare che scoppi e finalmente far vedere al mondo che ci sono anch’io.
A proposito: come diceva quel vecchio tanti ma tanti anni fa?