“E’ necessario talvolta osservare da un altro punto di vista la propria vita, mettersi in quell’angolo in cui non si è mai stati per guardarsi, e attendersi”. Questo mi è stato detto da Antonella, amica cara che solitamente dopo le nostre cene del lunedì sera mi fa un giro di tarocchi. Ci sono andato in quel posto e ho visto me stesso girare vorticosamente, senza nessuna meta. Ho riso, risate grosse! Poi ho guardato il cielo, non quello che sta su, ma quello che sta dentro, intorno a me. Ho visto stelle, alcune grandi luminose, altre piccole e più fioche, pulsanti che si accingevano all’estinzione. Io Sole, ho iniziato a collegare i puntini, proprio come quel gioco che sta nella settimana enigmistica. Ho cominciato a vedere collegamenti e ora sto giocando a pagina 5. Ho contattato le stelle più luminose, ho detto loro chi sono ora e ho chiesto loro di indicarmi il modo per arrivare a quel pianeta che ancora non conosco, ma che vorrei abitare. Ho scoperto che il mio talento è mettere in connessione quelle stelle che mi stanno intorno, concentrare le energie verso quel pianeta che vedo, ma che ancora non conosco.
Milanese di testa e sudista nel sangue. Studio lingue alle scuole superiori, ma la danza è sempre stata la mia grande passione e a quattordici anni mia madre mi iscrive ad un corso di rock’ n roll acrobatico, e dal quel momento non l’ho più abbandonata. Dopo il diploma comincio a lavorare nel settore alberghiero e parallelamente inizio a lavorare professionalmente in una compagnia di Operette, che mi fà conoscere la vita dell’artista. Ad un certo punto la vita mi chiede di scegliere; mente o cuore? Non ho esitato nemmeno un minuto, cuore. Il nuovo percorso intrapreso è stato all’insegna della continua formazione con dedizione e sacrificio, studiando e lavorando passando attraverso varie discipline dell’arte; dalla danza contemporanea al teatro danza, dalla recitazione all’arte performativa a quella visuale. Nel 2010 raccolgo tutta l’esperienza fatta e inizio un personale percorso di ricerca artistica sotto l’acronimo Elektromove, che mi apre nuovi orizzonti e collaborazioni. Con Talenti Inauditi mi aspetto di migliorare la mia capacità di autovalutazione che mi consentirà di spendere la mia forte creatività in altri ambiti lavorativi, lasciando ora aperta la porta a qualsiasi campo, augurandomi soprattutto di sorprendere me stesso, perchè non è importante cosa si fà, ma come lo si fà.
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