Se le idee dirompenti avessero un suono mi piacerebbe assomigliasse a quello di un tuono: un fragore che spaventa, che crepa il silenzio e interrompe il chiacchiericcio monotono della pioggia. Il tuono, figlio del fulmine che nella teogonia ellenica veniva lanciato da Zeus -anzi egli stesso era tuono e fulmine- è una metafora rumorosa, non c’è dubbio, ma facendo la dovuta tara è bello pensare che in ognuno di noi alberga un dio del tuono e tutti a modo nostro possiamo lanciare fulmini e saette. Certo bisogna avere la carica giusta, ci vuole la chimica e la fisica che crea le tensioni elettriche tra terra e cielo, bisogna aspettare che la situazione del caos lassù nell’aria sia propizia a generare quei 100 milioni di volt… Quando si innesca tuttavia è un processo inarrestabile, il fulmine scocca e spacca l’aria e il tuono è rumore di questa che si precipita a colmare l’improvviso vuoto.
Le idee dirompenti sono quelle che riempiono improvvisi vuoti, spazi creativi che si solidificano in logiche di immagini e visioni, segni e azioni che con un margine di avviso brevissimo si manifestano. C’è chi le chiama magia, chi serendipità… comunque sia portano soluzioni e cambiamento di direzione inaspettati. Possono lasciare di stucco e impreparati… Ma chi è preparato a gestire i fulmini?! Credo che bisogni diventare un po’ elettrici per avere e gestire idee dirompenti. E guai a lasciarsi sfuggire un dono di Zeus. Perché poi dal dire al fare c’è di mezzo il mare… Ma quella è la storia di Nettuno. Forse la racconto nel prossimo post…
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Posso dire che da bambino mi piaceva sfidare le onde, entrare in quel muro d'acqua e uscirne carico di quell'energia. Oggi, dopo i cinquanta, tendo al liquido e nelle situazioni difficili, tendo a scivolare come acqua sopra ostacoli. Guardo al mio futuro mentre guardo il mare, con curiosità e aspettativa, con rispetto e paura nascosti nel blu delle vene. Per talento scrivo, descrivo, creo visioni e per lavoro formo, informo e mi piace provare a dare forma all'acqua.
I can tell that as a child I enjoyed challenging the waves, getting in that wall of water and getting out of it with all that energy. Today, after fifties, I still have the tendency to be liquid and in the difficult situations, I tend to glide like water over obstacles. I look to my future as I look at the sea, with curiosity and expectation, with respect and fear hidden in the blue of the veins. By talent, I write, describe, create visions and as business I form, I inform also I like to give a shape to the water.
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