Il talento è un seme

Ho sempre amato seminare all’aperto: preparare la terra, fare il buco con il dito e sentirne l’umidità appiccicosa, adagiare il seme nel suo giaciglio e coprirlo, augurandogli un buon riposo. E mi è sempre piaciuta la quiete che segue la semina, quell’inattività forzata che serba in sé energie e pensieri, un’emozionante attesa.
Il talento è un seme, che ognuno di noi ha accolto nel buio e nell’umido del proprio giaciglio, dandogli un luogo per poter prima riposare e poi germogliare.